ģ Veterinaria: in farmacia, dice Iqvia, il giro d’affari cresce del 6,8%
 

Veterinaria: in farmacia, dice Iqvia, il giro d’affari cresce del 6,8%

In un anno spendiamo per i nostri pet quasi cinque miliardi, in media 371,4 euro a famiglia, che se ne vanno in farmaci, accessori e cure veterinarie. Si tratta di una spesa che non sembra conoscere crisi (+12,9% tra il 2015 e il 2017) e la buona notizia per i farmacisti titolari è che una fetta apprezzabile di tale crescita passa dal canale farmacia. Dove – dicono i dati che Iqvia ha presentato a Cosmofarma Exhibition (Bologna, 12-14 aprile) – la veterinaria si colloca a pieno titolo nella (ristretta) lista dei comparti trainanti. Qualche numero? Il mercato chiude il 2018 con un totale di 14,6 milioni di confezioni vendute, per un giro d’affari appena inferiore ai 340 milioni di euro che equivale al 3% del fatturato complessivo del canale farmacia. Rispetto all’anno precedente ne deriva una crescita a valori del 6,8%, che sale addirittura al 10,4% se si restringe l’analisi al solo segmento dell’extrafarmaco veterinario. In aumento anche il prezzo medio, che sale dai 22,77 euro del 2017 ai 23,18 dell’anno successivo.

Anche se cresce a un ritmo inferiore, il farmaco rappresenta il segmento più importante della veterinaria in farmacia, dove genera l’80% del giro d’affari complessivo. Al suo interno, la classe più rilevante è quella degli antiparassitari (con una quota di mercato del 40%), seguita a distanza da antimicrobici sistemici e cardiovascolari. Per ritmo di crescita, invece, si distinguono i dermatologici (22,6%), seguiti a diverse lunghezze dai cardiovascolari (10%).

Ancora più polarizzato il segmento dei prodotti veterinari diversi dal farmaco (cibo, accessori, prodotti per la toelettatura, medicazioni eccetera): alimenti e dietetici generano il 77% del fatturato di questo gruppo, che in farmacia vale 69 milioni di euro (il 20% del mercato vet nel canale). Per andamento, invece, spicca il sottosegmento dei prodotti per la medicazione, che chiude il 2018 con un incremento del giro d’affari del 15%.

Fortemente asimmetrica, infine, anche la distribuzione geografica del mercato vet in farmacia: le prime quattro regioni per quota di mercato – Lombardia (19,2%), Piemonte (11,9%), Lazio (10%) e Toscana (9,8%) – costribuiscono assieme al 51% del sell out, le prime sei (quindi aggiunte Emilia Romagna e Veneto) arrivano al 68%. Nulla di strano: secondo quanto riportano le statistiche del ministero della Salute, in queste stesse sei regioni risiede più del 60% della popolazione pet censita.

In un anno spendiamo per i nostri pet quasi cinque miliardi, in media 371,4 euro a famiglia, che se ne vanno in farmaci, accessori e cure veterinarie. Si tratta di una spesa che non sembra conoscere crisi (+12,9% tra il 2015 e il 2017) e la buona notizia per i farmacisti titolari è che una fetta apprezzabile di tale crescita passa dal canale farmacia. Dove – dicono i dati che Iqvia ha presentato a Cosmofarma Exhibition (Bologna, 12-14 aprile) – la veterinaria si colloca a pieno titolo nella (ristretta) lista dei comparti trainanti. Qualche numero? Il mercato chiude il 2018 con un totale di 14,6 milioni di confezioni vendute, per un giro d’affari appena inferiore ai 340 milioni di euro che equivale al 3% del fatturato complessivo del canale farmacia. Rispetto all’anno precedente ne deriva una crescita a valori del 6,8%, che sale addirittura al 10,4% se si restringe l’analisi al solo segmento dell’extrafarmaco veterinario. In aumento anche il prezzo medio, che sale dai 22,77 euro del 2017 ai 23,18 dell’anno successivo.

Anche se cresce a un ritmo inferiore, il farmaco rappresenta il segmento più importante della veterinaria in farmacia, dove genera l’80% del giro d’affari complessivo. Al suo interno, la classe più rilevante è quella degli antiparassitari (con una quota di mercato del 40%), seguita a distanza da antimicrobici sistemici e cardiovascolari. Per ritmo di crescita, invece, si distinguono i dermatologici (22,6%), seguiti a diverse lunghezze dai cardiovascolari (10%).

Ancora più polarizzato il segmento dei prodotti veterinari diversi dal farmaco (cibo, accessori, prodotti per la toelettatura, medicazioni eccetera): alimenti e dietetici generano il 77% del fatturato di questo gruppo, che in farmacia vale 69 milioni di euro (il 20% del mercato vet nel canale). Per andamento, invece, spicca il sottosegmento dei prodotti per la medicazione, che chiude il 2018 con un incremento del giro d’affari del 15%.

Fortemente asimmetrica, infine, anche la distribuzione geografica del mercato vet in farmacia: le prime quattro regioni per quota di mercato – Lombardia (19,2%), Piemonte (11,9%), Lazio (10%) e Toscana (9,8%) – costribuiscono assieme al 51% del sell out, le prime sei (quindi aggiunte Emilia Romagna e Veneto) arrivano al 68%. Nulla di strano: secondo quanto riportano le statistiche del ministero della Salute, in queste stesse sei regioni risiede più del 60% della popolazione pet censita.

 
 

fonte:

Pharmacy SCANNER

 
 

In evidenza

 
09 agosto 2024

Sofad e bilancio 2023: risultati e prospettive oltre le aspettative

Un bilancio che conferma ancora una volta il trend di crescita dell’azienda grazie all’incidenza di un mix ottimale di sfumature strategiche.

Sofad e bilancio 2023: risultati e prospettive oltre le aspettative
 
09 agosto 2024

Farmā Plus: La Rivoluzione del Category Management con Category Plus

Farmà Plus, attraverso il servizio Category Plus, si impegna a rivoluzionare il category management nelle farmacie, fornendo strumenti efficaci per ottimizzare l'assortimento e migliorare l'organizzazione del punto vendita. In un settore in continua evoluzione, disporre di un partner affidabile come Farmà Plus può fare la differenza tra il successo e il fallimento. Farmà Plus, attraverso il servizio Category Plus, si impegna a rivoluzionare il category management nelle farmacie, fornendo strumenti efficaci per ottimizzare l'assortimento e migliorare l'organizzazione del punto vendita. In un settore in continua evoluzione, disporre di un partner affidabile come Farmà Plus può fare la differenza tra il successo e il fallimento.

Farmā Plus: La Rivoluzione del Category Management con Category Plus
 
09 agosto 2024

I driver dello sviluppo del Parallel Import

“Il settore delle importazioni parallele dei medicinali in Italia ha conosciuto negli ultimi anni un significativo sviluppo. Una maggiore e più accurata promozione della conoscenza del fenomeno ha contribuito a estendere la platea dei fruitori dei farmaci di importazione. È un aspetto a cui teniamo molto per la crescita del mercato e di Farmed, di qui investiamo nella formazione della rete vendita in modo da dotarla del giusto equipaggiamento per promuovere i prodotti di importazione in farmacia.” 

I driver dello sviluppo del Parallel Import
 
08 agosto 2024

Safar e il rinnovamento attraverso la formazione

Il 2024 segna una tappa importante per l’innovazione del settore anche grazie dell’introduzione di misure volte a modernizzare e rendere più equo e sostenibile il sistema di remunerazione delle farmacie.

Safar e il rinnovamento attraverso la formazione