Patto Salute. Lorenzin: "Ho consegnato la mia proposta alle Regioni. Dobbiamo vararlo entro 15 giorni, non 15 anni. Basta chiacchiere"

"Nella salute si sono sprecati troppi euro, la gente ha rubato nel sistema sanitario nazionale - ha incalzato il ministro -. I soldi ci sono sempre stati, ci sono anche ora, ma vengono spesi male. Anzi, malissimo. Dobbiamo fare in modo che la politica non entri più nelle questioni tecniche sanitarie e scientifiche: chi vale va avanti, chi non vale va a casa. Perché un euro sprecato nella Pubblica Amministrazione è una cosa immorale, ma un euro sprecato in sanità crea morti. Io, come ministro, non faccio sconti a nessuno: se sbagli in sanità vai a casa"."Nei prossimi mesi - ha proseguito Lorenzin - dovrò affrontare una riforma sanitaria volta a rendere trasparente questo settore. Si deve poter sapere come vengono spesi i soldi, chi li spende, quali risultati si ottengono etc. Si tratta di una cosa normale, ma purtroppo in Italia le cose normali sembrano difficili da realizzare. La riforma del sistema sanitario si chiama Patto della Salute, ho fatto la mia proposta alle Regioni. Il Patto dobbiamo vararlo entro 15 giorni e non 15 anni - ha sottolineato - vedremo cosa verrà fatto e chi avrà voglia di far le cose veramente e non a chiacchiere".
Infine, Lorenzin ha toccato il tema dei farmaci innovativi. "Stanno arrivando in Italia nuovi farmaci rivoluzionari che ci permetteranno di guarire da malattie, fino a poco fa, incurabili. Ad esempio, parliamo di quelli per l'epatite C. Il nuovo farmaco in 12 settimane ti fa guarire. E' la più grande scoperta scientifica dai tempi della penicillina. Come ministro dovrò gestire questo medicinale, stiamo trattando il prezzo in maniera più dura rispetto al resto d'Europa. La Germania lo paga 56mila euro a prestazione, la Francia 49mila. Noi - ha concluso - non dobbiamo permettere che accada in Italia quello che sta accadendo in altri Paesi, e cioè che se non hai una lunga prospettiva di vita non ti danno questi farmaci. Questa non è la nostra cultura, non ha nulla a che fare con la nostra storia. Anche per questo è necessario risparmiare sugli sprechi e mettere i soldi dove ce n'è bisogno".
fonte:
Quotidiano Sanitą
