Mascherine introvabili, Federfarma si mobilita in tutta Italia per farmacisti e pazienti a rischio
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Che la situazione sia tragica da Nord a Sud, lo dimostrano i quotidiani locali che ieri hanno riportato la cronaca di molte iniziative delle Federfarma locali volte a chiedere ai prefetti una tempestiva risoluzione.
Introvabili le mascherine a Firenze, dove pare impossibile anche stabilire eventuali tempi di consegna, come confermato dal presidente di Federfarma Toscana, Marco Nocentini Mungai. In arrivo, invece, ma non si sa quando, i gel disinfettanti più facilmente reperibili perché prodotti da aziende italiane.
E in una La Spezia svuotata, completamente deserta, gli unici presi d’assalto dalle richieste di mascherine, sono proprio i farmacisti, gli unici ad animare il centro, garantendo il servizio.
In questo quadro di richiesta di mascherine e gel disinfettanti, il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, ribadisce l’esigenza di “proteggere chi lavora in prima linea, dotando i farmacisti di idonei dispositivi di protezione individuale o lavoreremo a battenti chiusi”, garantendo perciò l’approvvigionamento così come per il personale medico e infermieristico.
Rossana Gallo, presidente provinciale di Federfarma Cremona è quotidianamente in contatto con la cooperativa esercenti Farmacia senza però riuscire ad ottenere una data di consegna del materiale.
Federfarma Napoli, per ovviare a questa carenza, si è rivolta al prefetto di Napoli per avere “mascherine e altre dispositivi di protezione individuale in quantitativo idoneo a coprire le esigenze degli operatori sanitari”.
A colloquio dal prefetto anche Riccardo Mastrangeli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Frosinone che insieme al responsabile provinciale di Federfarma, Giovanni Querqui, ha richiesto aiuto proprio per reperire mascherine per i farmacisti e per i tanti cittadini che continuano a richiederle.
“L’eccezionale richiesta delle mascherine ha prodotto delle disfunzioni nella normale distribuzione”, dice Tobia ospite di Mi manda Rai3, che si è detto “orgoglioso del lavoro che si sta facendo e di una rete che come capillarità non è pari a nessuna”. Il riferimento “è ai colleghi di Lombardia ed Emilia Romagna che come eroi sul campo hanno allungato gli orari per essere al servizio dei cittadini”.
fonte:
Federfarma
