» Integratori alimentari, sfida alle fake news. Consigli e acquisti su canali affidabili
 

Integratori alimentari, sfida alle fake news. Consigli e acquisti su canali affidabili

Gli integratori alimentari sono un comparto da 3,5 miliardi di fatturato, in crescita in tutti i canali e con una crescita media nel canale farmacia, negli ultimi 6 anni, di quasi il 7%. La principale fonte di informazione per i cittadini è Internet (51%), seguita dal medico (47%) e dal farmacista (40%). Da qui "La sfida dell'informazione corretta nell'era digitale "promossa dall'Unione Nazionale Consumatori (Unc) con il supporto di Integratori Italia (Uif), proprio con l'obiettivo di rispondere al proliferare di informazioni parziali o del tutto "fake" sul tema degli integratori alimentari offrendo contenuti affidabili e corretti. La campagna è stata presentata oggi a Milano, giorno in cui prende il via per "rispondere all'esigenza di informare il consumatore finale con messaggi corretti per aiutarlo a compiere scelte consapevoli, aiutarlo a distinguere le false notizie da quelle derivanti da fonti autorevoli e infine guidarlo al corretto utilizzo degli integratori".
«Unc accetta la sfida della corretta informazione nell'era digitale per fornire ai consumatori gli strumenti per riconoscere le fake news (soprattutto nel settore della salute) e scegliere in modo consapevole, consigliando di rivolgersi a professionisti e acquistare su canali affidabili» afferma Massimiliano Dona, Presidente dell'Unc.
«Integratori Italia da anni è fortemente impegnata a promuovere la conoscenza e il corretto utilizzo degli integratori, elevare la qualità dei prodotti e favorire lo sviluppo di questo settore in Italia. - dichiara Anna Paonessa, Responsabile di Integratori Italia - Per dare applicazione alla nostra missione abbiamo adottato un Codice deontologico al quale le aziende devono aderire per poter far parte dell'associazione. Per elevare la qualità dei prodotti sul mercato la nostra associazione ha invece adottato delle Linea guida sulla qualità, indirizzata agli associati e non solo» conclude Paonessa.
«La ricerca scientifica - sottolinea Giovanni Scapagnini Vice Presidente SINUT - sta investendo sempre più nel realizzare studi di grandi dimensioni per dimostrare e soprattutto ottimizzare l'utilizzo di alcune sostanze nutraceutiche come integratori in grado di ridurre fattori di rischio di invecchiamento patologico. Ad esempio, il COcoa Supplement and Multivitamin Outcomes Study (COSMOS), condotto dalla Harvard Medical School, ha arruolato ben 18.000 persone in US per valutare in uno studio randomizzato in doppio cieco, della durata di 5 anni, l'effetto sulla salute cardiaca e cerebrale dei flavanoli del cacao».
Le abitudini dei consumatori sono state valutate da un'indagine condotta da Gfk-Eurisko per conto di Integratori Italia. Nel 2017, 3 persone su 4, e 1 su 2 cercano informazioni e la principale fonte di informazione sugli integratori è il Web (51%), seguita dal medico, soprattutto il medico di medicina generale (47%) e dal farmacista (40%). Il consumo di questi prodotti risulta, in tutti i canali, in costante aumento, alla luce di una popolazione che invecchia e che mette a rischio sempre di più la sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali. Ma quali sono i trend di consumo e le prospettive di mercato in Italia? A questo proposito Simone Nucci, direttore commerciale della società di ricerche Newline, sottolinea: «I dati di mercato confermano la centralità degli integratori nella ricerca di benessere e nella prevenzione di patologie minori. Un comparto che sviluppa quasi 3,5 miliardi di fatturato e che nel canale si adozione, la farmacia, ha realizzato negli ultimi 6 anni una crescita media di quasi il 7%. L'esigenza sempre più sentita di uno stile di vita improntato alla salute e al benessere unitamente ad un'offerta innovativa e di qualità costituiscono i presupposti per un ulteriore consolidamento di questo comparto».
 
 

fonte:

Farmacista 33

 
 

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