Farmacistapiù 2019, D'Ambrosio Lettieri: evolvere e innovare le parole chiave
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«In primo luogo, i protagonisti e attori - sottolinea - Fofi, Utifar, Fondazione Cannavò, si avvarranno della collaborazione preziosa di Federfarma per affrontare temi e attualità che sono nell'agenda della politica professionale. Uno su tutti l'innovazione: siamo alle prese con molte innovazioni, come la globalizzazione dei mercati e le conseguenti norme, alcune improvvide, che anziché disciplinare i contenuti con regolamentazione a beneficio dei cittadini hanno talvolta cercato di scardinare il sistema, forse per finalità politiche. Il farmacista quindi ha davanti uno scenario complesso, non sempre favorevole. Deve rimboccarsi le maniche e dimostrare di essere pronto ad affrontare le sfide dei nostri tempi, che partono dall'evoluzione».
Proprio a proposito del concetto di evoluzione, Lettieri spiega: «Non c'è evoluzione che non inizi dall'adeguamento del patrimonio dei saperi. Competenze, ruolo, occupazione, reddito, sono legate da una consecutio logica: l'utilità sociale parte dalle competenze e dai saperi, dalla capacità di mettere sul mercato un'attitudine e una specificità che abbia un risvolto positivo sul tessuto sociale. Partendo dall'adeguamento delle competenze e dei saperi, sia quelli universitari, che vanno riformati, che quelli post-universitari. Per svolgere il nuovo ruolo richiesto alla professione: farmacia territoriale, ospedaliera, per sviluppare potenziamento delle prospettive occupazionali e favorire il giusto riconoscimento del reddito, che si deve spostare sempre più da una percentuale legata al prezzo del farmaco al riconoscimento di un onorario professionale per il servizio reso». Temi di assoluta attualità, «sviluppati attraverso percorsi definiti in modo collegiale per tutta la categoria professionale».
Altro tratto saliente della nuova edizione, «il livello di interazione e sinergia tra Fofi e Federfarma, destinato a conseguire traguardi importanti e innovazioni che prospettano un futuro rassicurante». Una collaborazione che emergerà nei momenti di convegno istituzionale: «Nella sessione plenaria di sabato mattina verranno affrontati tutti i temi e le criticità della professione. Un'assise di tutti i farmacisti italiani, dunque, che necessiterà della partecipazione di tutti per produrre documenti utili ad aggiornare l'agenda delle organizzazioni di categoria».
Spazio poi alla ricerca e alle produzioni scientifiche, con l'area poster, che avrà uno spazio più importante che nel passato «per lasciare il massimo della visibilità ai colleghi che producono attività scientifica (contiamo anche di realizzare un'apposita pubblicazione a partire dall'anno prossimo)», e i premi: «Uno in memoria di Giacomo Leopardi che premierà tesi di studio, lavori monografici sul ruolo del farmacista nei nuovi processi di governance, sull' uso delle tecnologie e sull'antibioticoresistenza; poi il premio Grendene, che riguarderà una proposta innovativa e replicabile; il premio Piccinno, destinato a una iniziativa nell'ambito della solidarietà, e un nuovo premio in memoria di Osvaldo Moltedo, i cui contenuti sono in fase di definizione. Approvata anche l'istituzione di un premio in memoria di Antonio Astolfi».
fonte:
Farmacista 33
