
Tutto questo è stato deciso nell'ambito dell'accordo sulla dpc sancito tra Regione, Assofarm e Fedefarma, i cui termini sono stati rinegoziati ad agosto e pubblicati sul Bollettino ufficiale lo scorso settembre. «Grazie a questa manovra la Regione ha potuto eliminare l'appalto di una società che doveva informatizzare tutti i dati cartacei, con conseguenti risparmi», sottolinea Moltedo. Era partita con qualche inghippo la prima fase che doveva vedere l'implementazione del sistema a partire da novembre, ma la situazione sembra essersi raddrizzata, «tra fine ottobre e i primi di novembre abbiamo fatto un test che ha coinvolto una decina di farmacie - spiega a Farmacista33 Andrea Cicconetti, segretario di Federfarma Roma - ci sono stati dei problemi tecnici iniziali ma li abbiamo superati. Adesso stiamo raccogliendo le deleghe e stiamo facendo un test un po' più ampio, dopodiché allargheremo la sperimentazione a tutte le farmacie i primi di gennaio e contiamo i primi di febbraio di andare a pieno regime con la distinta di gennaio».
In questa prima fase «abbiamo creato come Federfarma Lazio un concentratore in modo tale che tutti i dati delle distinte delle farmacie che hanno delegato l'unione Regionale arrivino a noi, noi ne controlliamo la correttezza formale e le rigiriamo in Regione», spiega Cicconetti. È questa un'ulteriore garanzia di assistenza in caso di errori nel flusso o malfunzionamenti. In ogni caso, la distinta contabile cartacea non verrà eliminata, «una volta inviati i dati in Regione, al farmacista verrà inoltrato un codice a barre, che costituisce il numero seriale della distinta, e dev'essere apposto sulla distinta cartacea che verrà poi consegnata agli operatori incaricati, come è sempre stato. In questo modo l'operatore può accoppiare il cartaceo con il flusso dati inviato in Regione». Inoltre «tutte le software house utilizzate nelle farmacie hanno già la predisposizione per questo tipo di intervento, è solo questione di poco tempo», conclude Cicconetti.
fonte:
Farmacista 33
