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Antitrust, Pitruzzella: liberalizzazioni avanti, ma con giudizio

«L'e-commerce offre straordinarie possibilità di crescita economica, ma internet non può essere un Far West dove tutto è consentito». E’ la considerazione con cui Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Antitrust, ha accompagnato ieri i risultati messi a segno dall’Authority nell’attività di contrasto alle illegalità del web: 160 siti che vendevano prodotti contraffatti chiusi in un anno, altri tre che commercializzavano farmaci con obbligo di ricetta (tra i quali la nota farmacia on line 121doc) oscurati dopo le segnalazioni di Federfarma, Nas e Aifa. E ancora, tre istruttorie nei confronti di grandi operatori dei nuovi mercati on line (Google, Apple, Amazon, Tripadvisor, Groupon e Gameloft) per iniziative sospette nel campo delle applicazioni gratuite per smartphone e tablet, nel mercato delle recensioni online e in quello dell'e-couponing.
I numeri arrivano dalla Relazione annuale dell’Autorità antitrust sull’attività svolta tra 2013 e 2014, presentata ieri a Palazzo Madama: nel periodo, in sintesi, sono state irrogate sanzioni per oltre 314 milioni di euro, dei quali 297 per attività anticoncorrenziali e 17 per pratiche commerciali scorrette.
Sempre in tema di farmaci, nella Relazione trovano spazio anche alcune riflessioni sui recenti casi Avastin-Lucentis (con Roche e Novartis accusate di intese restrittive della concorrenza e multate per più di 180 milioni di euro) e Pfizer, sanzionata dall’Antitrust per la sua politica diretta a ostacolare l’ingresso sul mercato di versioni generiche dei suoi farmaci più noti. «Questi casi» si legge nella Relazione di Pitruzzella «si caratterizzano per l’esistenza di regimi amministrativi complessi che richiedono la cooperazione del soggetto privato. Quest’ultimo può così influenzare le decisioni degli apparati pubblici ricavandone particolari vantaggi competitivi, che sono ancora maggiori se occupa una posizione dominante nel mercato di riferimento. In queste ipotesi l’impresa privata può strumentalizzare a suo vantaggio le procedure amministrative, ottenendo dei benefici che, non essendo basati sul merito, si trasformano in vere e proprie rendite di posizione».
Infine, dal presidente Pitruzzella è anche partito un appello alle forze politiche perché si continui nelle liberalizzazioni, ma senza frenesie che in un momento difficile come questo avrebbero coontraccolpi pesanti. «Non spetta all’Autorità formulare proposte o dare suggerimenti su
questioni che involgono delicati equilibri sociali» recita la Relazione «ma a fronte dell'urgenza di corroborare il sistema economico con una politica fondata sull'apertura dei mercati a beneficio di tutti, occorrerebbe riflettere sull’opportunità di accompagnare l'introduzione della concorrenza con misure che ne attenuino almeno in parte l'impatto sulle forze economiche e sociali più esposte e, dunque, più ostili».
 
 

fonte:

Federfarma

 
 

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