Centro alternativo di prenotazione, in sigla Cap. E’ la piattaforma informatica che Federfarma Napoli ha presentato lunedì alla stampa con l’obiettivo di estenderla all’intero territorio regionale, attraverso le altre associazioni provinciali dei titolari. E “superare” i Cup delle Asl campane. Anche perché dalla sua il Cap avrebbe una copertura che nessuno degli sportelli aziendali può eguagliare. Anzi, a dirla tutta il progetto di Federfarma Napoli nasce proprio per ovviare ai limiti dei Cup locali: l’idea, infatti, è quella di raccogliere la totalità dell’offerta sanitaria esistente nella regione, pubblica e privata convenzionata, per renderla accessibile a tutti gli assistiti, indipendentemente dal luogo di residenza. «Il progetto del Cap» osserva in una nota Federfarma Napoli «nasce proprio dalla considerazione che i servizi sanitari siano molto più capillari ed efficienti di quanto venga percepito dai cittadini; una percezione che nasce dall’assenza di un sistema in grado di raccogliere e rendere fruibile la totalità dell’offerta sanitaria al cittadino. Si tratta semplicemente di far dialogare i diversi sistemi informatici in modo tale da offrire una più ampia possibilità di scelta al cittadino».
«Non è un sistema che si pone come alternativo a quello pubblico» aggiunge Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli «anzi lo integra e lo snellisce. È inconcepibile che nell’epoca in cui attraverso il proprio smartphone si possa acquistare o prenotare un servizio, in ambito sanitario il cittadino si debba affidare alla “tombola” della territorialità per vedersi erogata una prestazione cui ha pieno diritto. Noi siamo pronti a partire e a coinvolgere anche le strutture pubbliche, in modo che le agende informatiche dei vari ospedali, delle varie aziende sanitarie e delle varie Asl siano a completa disposizione dei cittadini, da Pozzuoli a Sorrento, dal Vomero a Casoria. Siamo certi che ciò non possa che riavvicinare il cittadino al servizio sanitario». (AS)