Ha ricevuto l’ultimo ok dall’assemblea nazionale di giovedì scorso e può quindi entrare in cantiere il programma di Federfarma per un servizio di recapito domiciliare del farmaco che coinvolga tutte le farmacie associate. Approvato in via preliminare dalla stessa assemblea nel maggio scorso, il progetto prevede l’istituzione di un numero unico nazionale, dal quale gli assistiti potranno entrare in contatto con la farmacia più vicina e richiedere la consegna a domicilio del medicinale. L’obiettivo è quello di arricchire con un nuovo tassello il mosaico della farmacia dei servizi, anche se l’operazione non vuole sovrapporsi in alcun modo alle iniziative già avviate in alcune aree del Paese dalle associazioni territoriali o dalle singole farmacie. Piuttosto, la volontà è quella di istituire un servizio “standard” minimo che accomuni la rete delle farmacie, da erogare negli orari di apertura e destinato esclusivamente ai soggetti fragili, ossia anziani non deambulanti che non dispongono di parenti o familiari ai quali affidarsi. Come si può capire, si tratta di un servizio dall’alta valenza sociale, tanto che nell’ultimo incontro al tavolo Federfarma-Regioni sulla nuova Convenzione la controparte ha espresso il desiderio di inserire il progetto nell’agenda semplificazioni (il programma di interventi per sburocratizzare la pubblica amministrazione)
Per comunicare opportunamente il nuovo servizio di recapito, Federfarma lancerà una massiccia campagna pubblicitaria attraverso la comunicazione sociale di Rai e Mediaset, più un eventuale sito dedicato. Al riguardo il sindacato diffonderà nei prossimi giorni una circolare dettagliata.