Riportare gli innovativi come ex Osp-2 e Nao nelle farmacie del territorio. E’ l’obiettivo di Federfarma Umbria nella trattativa in corso da qualche mese con la Regione per il rinnovo dell’accordo sulla dpc. Un confronto che sta procedendo a singhiozzo a causa della crisi politica che sta paralizzando la giunta Marini, da febbraio senza assessore alla Salute (la delega è ad interim nelle mani di Antonio Bartolini, assessore alle Riforme e Agenda digitale,). E infatti, l’intesa precedente che avrebbe dovuto scadere a dicembre è stata prorogata prima a marzo e poi a luglio, in attesa che alla Salute venga messo un nuovo nome.

Federfarma regionale, in ogni caso, ha già messo sul tavolo le proprie richieste: nel nuovo accordo dovranno entrare anche i farmaci più recenti, a partire da Nao ed ex Osp-2. In cambio il sindacato è anche disposto a cedere qualcosa sui compensi per l’integrativa, ma soltanto a patto che sommati tutti i compensi ci sia invarianza rispetto all’intesa precedente. «Condividiamo l’obiettivo di Federfarma nazionale di riportare sul territorio gli innovativi» commenta il presidente di Federfarma Umbria, Augusto Luciani «la farmacia esiste innanzitutto per dispensare il farmaco». (AS)